Atto Primo

Considerazioni

Con l’appuntamento di domenica 19 marzo presso il Centro Ippico “La Stella”, anche Legnano apre ufficialmente il suo personale anno paliesco.  Tornano a essere protagonisti i purosangue, che a onor del vero avevano già fatto il loro esordio stagionale ad inizio mese in quel di Pian delle Fornaci.  A differenza di quanto visto in terra toscana, la riunione legnanese è stata dedicata esclusivamente a loro.  Sette le corse complessive, in cui hanno potuto mettersi in mostra una ventina di soggetti diversi.

Giornata tutto sommato interlocutoria, che si può riassumere in una delle frasi più ascoltate nel dopo corsa: “Siamo soddisfatti!  Abbiamo visto quello che ci interessava”.  Parole che accomunano vincitori e vinti di questo piccolo antipasto di Palio.  C’è la soddisfazione, ovvia ma contenuta, di chi ha concluso davanti a tutti.  Ma c’è anche quella, magari solo apparente, di chi invece non è riuscito a mettersi in luce ma che a due mesi dalla corsa può permettersi di dissimulare parlando di sperimentazione e strategia.

Alla fine tutti vedono il bicchiere mezzo pieno, come era prevedibile.  In questi casi si ha il sospetto che siano commenti dovuti.  Reazioni di facciata.  Gli esiti delle batterie domenicali danno però credibilità a questo tipo di atteggiamento.  Tutte le Contrade scese in pista, ad eccezione di Legnarello, hanno infatti saputo portare a casa un successo.

L’analisi

Non bisogna però farsi ingannare dalla giornata sorniona della Contrada giallorossa.  L’Atzeni ha nella sua mano una carta di tutto rispetto, che non ha bisogno di provare a nessuno la propria potenzialità.  Domenica ha portato la sola Basilea.  L’ottimo spunto in partenza del cavallo e l’entrata aggressiva del fantino alla prima curva, nella corsa d’apertura, consentono a Tittìa di presentarsi al via anche nella batteria di recupero (4° corsa della giornata). In questa sorta di finale, dopo aver rischiato di restare al canapo un paio di volte, si limita però ad una sola sgambata. Dopo l’exploit di Pian delle Fornaci c’era attesa per Bernardo, altro cavallo della scuderia Pusceddu. Inserito nell’unica corsa secca di giornata e montato dallo stesso Bighino, il cavallo non ha mantenuto le aspettative, chiudendo terzo e dando l’impressione di faticare a tenere lo steccato.

Giovanni Atzeni su Basilea (foto: Luca Magni)

Sulla carta il mattatore di giornata è stato Antonio Siri, che ha avuto ottime risposte da Wallykazam, primo in entrambe le corse disputate.  Corse – parere personale – non particolarmente probanti dal punto di vista agonistico, nelle quali però il cavallo di San Domenico, apparso già in buona forma, ha dimostrato di saper girare molto bene anche in piste dal ridotto raggio di curvatura. Non è stato possibile vedere in azione Normanprice, 2° a Pian delle Fornaci: regolarmente iscritto alla corsa secca del mattino, ha fatto la sua comparsa in pista per poi essere ritirato pochi istanti dopo.

Antonio Siri e Wallykazam davanti a tutti alla prima curva nella seconda corsa di giornata. (foto: Luca Magni)

Positivo anche il bilancio della gita al nord di Jonatan Bartoletti.  Il pistoiese va in crescendo, passando dalle sportellate e dalla caduta della prima corsa al successo nella quinta batteria con recupero, il tutto inframezzato dalla beffa al fotofinish nell’unica corsa secca in programma.  Anche se non rappresenta una prima scelta per la Contrada rossobiancorossa, si era curiosi di vedere all’opera Nocciolo dopo la Provincia dell’anno passato con Francesco Caria.  Buona l’uscita dai canapi, ma il braccio di ferro con Tittìa lo penalizza e lo mette fuori dai giochi troppo presto.  La caduta nel finale sembra, fortunatamente, senza conseguenze.  Buona corsa di testa con La Lince nella corsa secca; anche se manca forse un po’ di spunto nel finale la cavalla dimostra di poter tenere testa a una vecchia conoscenza come Capitan America  (al Palio 2016 montato da Elias Mannucci per La Flora)

L’arrivo al fotofinish nell’unica corsa secca di giornata premierà Dino Pes su Capitan America (all’esterno) ai danni di Jonatan Bartoletti su La Lince (allo steccato). (foto: Luca Magni)

Anche Carlo Sanna va in crescendo.  Chiude la mattinata con due ultimi posti, lasciando perplessi per la passeggiata al trotto in groppa all’impresentabile Amiata nella seconda batteria di giornata.  Ancora ultimo a inizio pomeriggio, riesce a riscattarsi con la successiva batteria (2°) e con la vittoria nel recupero con Il Gladiatore, cavallo che dimostra continuità dopo il piazzamento ad inizio mese dietro a Bernardo.  Soddisfazione per il risultato, ma anche per la gestione della corsa di Brigante, abile nel difendersi in maniera ordinata dagli attacchi di un agguerrito Sandro Gessa.

Dino Pes dimostra di saper gestire molto bene il cavallo con cui era arrivato ad un passo dal primo successo nel Palio di Asti, vincendo in rimonta la corsa secca.  È però particolarmente sfortunato nella prima batteria con recupero.  Nonostante si capisca fin da subito il suo desiderio di tenersi fuori dai guai (si vede chiaramente che richiama il cavallo per non finire nel sandwich tra Bartoletti e Atzeni), nel finale viene incolpevolmente coinvolto nella caduta di Nocciolo e Scompiglio.

L’entrata decisa alla prima curva della prima batteria con recupero. Dino Pes si tira fuori dalla mischia mentre Tittìa e Scompiglio mostrano i muscoli. (foto: Luca Magni)

Chiudiamo con il campione uscente.  Andrea Mari, come le grandi star che in questa riunione hanno identificato i cavalli biancoblu, si fa attendere.  Fa la sua comparsa solo nel pomeriggio, dopo aver lasciato la monta della seconda batteria a Salvo Vicino suo compagno in questa avventura legnanese .  Con Shakyra  vince e convince in batteria, ma poi viaggia a fari spenti nel recupero.

In ottica Provaccia, buoni riscontri arrivano da Marco Bitti, vincitore di una batteria, approfittando delle scintille tra i big; mentre  Sandro Gessa,  si deve accontentare del secondo posto alle spalle del Sanna nell’ultimo recupero,  montando MDK, cavallo di Sebastiano Murtas.  Luci e ombre per Salvo Vicino, che dopo essersi conquistato il primo recupero con un buon secondo posto alle spalle del Siri viene lasciato, per comodità, al palo della quarta corsa di giornata.  Alessio Giannetti, potenzialmente il più interessante di tutti anche in ottica extra Legnano, delude.  Viene ripescato per la seconda batteria di recupero in seguito al forfait precauzionale di Scompiglio, ma non ne approfitta per mettersi in mostra.

 

Appuntamento quindi tra un paio di giorni nuovamente a Pian delle Fornaci.  Si rivedrà Gingillo, con ben tre soggetti, e si rivedranno anche i papabili “Mister X” di San Bernardino.  Murtas e Chiavassa sempre in pole position secondo i rumors, ma il Chiti listato di biancorosso visto a “La Stella” potrebbe aprire nuovi scenari…