8 domande per provare ad orientarsi nell’imminente Palio di Fucecchio, che quest’anno, in virtù della squalifica di due Contrade e dell’assenza di rivalità importanti, si preannuncia molto aperto.

1. La tratta ha visto impegnati più di 50 soggetti e l’assegnazione si è conclusa solo in tarda serata. Cosa si può dire dei 10 soggetti scelti?

L’affluenza alla tratta di mercoledì dimostra come il bacino di utenza degli anglo-arabi sia in grado di fronteggiare un doppio impegno ravvicinato. Nessun cortocircuito. Nonostante le Contrade di Ferrara si fossero da tempo assicurate i soggetti di primissimo piano del panorama paliesco, tra gli iscritti alla Tratta fucecchiese non sono mancati i bomboloni per cui saltare in Piazza. Da Quan King a Uired, da Vittorino a Qui Pro Quo, passando per cavalli molto interessanti del calibro di Ubert Spy e San Vittore. Alla fine è stato creato un lotto eterogeneo, come forse dovrebbe accadere sempre in un Palio a tratta, in cui spiccano proprio due dei nomi appena citati: Uired e Vittorino. Gli addetti ai lavori hanno inserito nella fascia alta anche Zarck. Il soggetto di Alessio Migheli si è messo in mostra durante gli appuntamenti di avvicinamento, ma potrebbe pagare un pizzico di inesperienza. Vankook e Viky Fortuna cercano la loro opportunità, mentre l’esperto Red Riu può diventare una garanzia nel contesto di Sant’Andrea. Da non sottovalutare nemmeno i prodotti che gravitano attorno alla famiglia Pellegrini: Hakara Trois e Uolcher  potrebbero riservare sorprese. Il lotto lo chiudono La Gioconda, accolta con freddezza in Porta Bernarda, e Le Kabyl, dipinto quasi all’unanimità come vittima sacrificale di questo Palio, anche se su questo non scommetteremmo.

2. Tra i cavalli scartati, quali sarebbe stato interessante vedere all’opera?

Domanda difficile. Come dev’essere stato complicato stilare la lista dei 10 prescelti per correre il Palio, lo è altrettanto dare una risposta sintetica a questa domanda. Sono tanti i soggetti che hanno stuzzicato la nostra curiosità dall’inizio della stagione. Crediamo di non sbagliare, citando per primo il campione uscente Quan King. Poco da dimostrare per il grigio di Carlo Sanna, ma sarebbe stato interessante vederlo a confronto con i più quotati di questo lotto. Un altro nome che avevamo in lista, ma che non avremo la fortuna di vedere già domenica, è Romanzo per Anna, montato in Provincia, con ottimi risultati, da Francesco Caria. Per finire, un ultimo nome. Anzi due. Tarocco (7 anni) e Virtù Senesi (5 anni), interpretati durante le Corse di Primavera da due giovani fantini, Alessio Bincoletto e Andrea Sanna. Soprattutto la corsa del primo, ad inizio aprile in Buca, aveva lasciato ottime sensazioni, che ci sarebbe piaciuto vedere confermate o meno. Diverso per Virtù Senesi, bene in Buca, ma forse ancora un po’ acerbo. Siamo sicuri, soprattutto quest’ultimo, di rivederlo presto.

3. Tante accoppiate interessanti, ma quale Contrada ha composto il binomio migliore?

L’incrocio tra i cavalli più chiacchierati e i fantini di grido, qui a Fucecchio, sembra non essere scontato. La Buca ha sdoganato la regola non scritta che vuole i big sui primi cavalli del lotto. Oppure Fucecchio, con le sue peculiarità, rimescola gli usuali rapporti di forza. Un carnevale paliesco in cui, almeno per un giorno all’anno, gli outsider si ritrovano a recitare un ruolo da protagonista e i big si prestano a svolgere lavori difensivi. In questo contesto è difficile trovare tante accoppiate convincenti al 100%. Il nostro binomio preferito è quello di Massarella, con un fantino del calibro di Tittìa che torna a Fucecchio dopo due anni per montare il suo Vittorino, uno dei più quotati alla vigilia. Volendo fare un secondo nome, ci piacerebbe citare un jockey di professione, sempre molto competitivi sulla sabbia della Buca. Tra Gavino e Mereu, entrambi temibili, scegliamo il portacolori di San Pierino, dando maggior credito alle potenzialità di Hakara Trois rispetto all’esperienza di Red Riu.

4. Cosa aspettarci invece da Uired e Gavino Sanna, il cavallo più atteso e il fantino più ambito?

Nei giorni precedenti la Tratta, si è parlato molto di Uired, indicandolo spesso come una probabile prima scelta. Scremato il numero dei partecipanti, arrivando ai 10 eletti per correre il Palio, l’apprezzamento per il soggetto di Carlo Sanna è cresciuto ulteriormente tra gli addetti ai lavori. Brigante, dopo aver portato Quan King in condizioni perfette lo scorso anno, vuole forse dimostrare di avere un certo feeling con la preparazione dei cavalli per la Buca. L’assegnazione di Uired a Samo però attenua l’hype verso soggetto in vista dell’imminente Palio, visto che la Contrada è fresca della vittoria del 2018 e, almeno in linea teorica, le pretendenti al cencio sembrano altre. Bisogna ricordarsi che è un Palio con la Tratta, e per le dirigenze sempre difficile non provare a sfruttare appieno la benevolenza della sorte. Una buona occasione per Alessio Migheli di ritornare in auge, aiutato anche da un contesto con meno pressioni che altrove. Veniamo adesso a Gavino Sanna, ormai uno dei più desiderati e temuti a Fucecchio e non solo. Sembrava l’occasione buona per tagliare il cordone ombelicale che lo lega a Sant’Andrea, seguendo il richiamo dei primi cavalli del lotto. Invece Gavineddu resta fedele alla Contrada che lo ha scoperto, accettando di montare Red Riu, un cavallo esperto ma meno quotato di altri rivali. Sembra accontentarsi di partire un passo indietro in un’ipotetica griglia di partenza, ma attenzione a sottovalutare i soggetti di Adrian Topalli e l’affinamento qualitativo compiuto nell’ultimo anno dal piccolo jockey sardo.

5. Ferruzza e Raimonda, senza rivali in campo, hanno avuto in sorte due soggetti (forse) di seconda fascia. Come cambiano le loro ambizioni?

A Ferruzza e Porta Raimonda sognavano altro. Vista l’assenza delle rivali, decisamente ostiche nell’ultimo Palio disputato, e l’astinenza prolungata (dall’81 Ferruzza, dal ’99 Raimonda), l’opportunità era ghiotta. Viky Fortuna e La Gioconda, la sentenza dei bussolotti. Non proprio le prime scelte che i rispettivi popoli si aspettavano, anche se con il passare delle ore la cavalla di Girolamo ha iniziato pian piano a scalare le gerarchie nell’indice di gradimento degli addetti ai lavori. A nostro parere Viky Fortuna resta un interessante outsider, a cui la potenzialità e la voglia di rivalsa della Contrada bianconera potranno mettere le ali. L’arrivo di Gingillo è un’ulteriore conferma in tal senso. Squalificato a Siena, è a caccia di un risultato importante altrove, e il contesto fucecchiese sembra quello più concreto al momento. Diverso per la Raimonda, che si trova in stalla un cavallo versatile, con un buono spunto alla mossa, ma probabilmente poco adatto (o meno adatto di altri) alle caratteristiche di Jonatan Bartoletti. Ad Asti, montato da Simone Mereu, aveva mostrato qualche intemperanza al canapo, faticando a rispettare l’allineamento e finendo per partire in seconda fila. Nessun cambio di monta però, con il pistoiese che sembra aver raccolto comunque la sfida, nonostante le quotazione dell’accoppiata siano scese drasticamente dopo l’assegnazione.

6. Quella tra Borgonovo e Botteghe rimane una delle due rivalità presenti Domenica in Buca. Dopo l’assegnazione di mercoledì sera sembra delinearsi una trama scontata. E’ davvero così?

Lo scorso anno è stata una sfida tra Uired (Botteghe) e Pressing de Mores (Borgonovo). Il futuro prossimo contro l’usato garantito, sul lato equino. Filosofia mantenuta, ma ribaltata, cambiando prospettiva e spostandoci sul lato umano. Il peso e la credibilità di Andrea Mari contro la voglia di emergere di Simone Fenu, prodotto delle regolari prima ancora che della Provincia. Alla fine fu Brio, con addosso il giubbetto di Botteghe, a doversi preoccupare in finale dell’accoppiata biancorossa. Quest’anno la storia sembra ripetersi. Simone Fenu, confermato a Borgonovo nonostante l’arrivo di un chiacchierato esordiente come Zarck (4 anni), ha tra le mani una grossa occasione per confermarsi ad alti livelli. Dopo aver perso l’ingaggio per la Provaccia di Legnano, in Buca è chiamato a dare seguito a quanto di buono fatto vedere sulle strade di Buti, dove con Violenta da Clodia ha sfiorato un’impresa memorabile. Sicuramente quanto accaduto nell’ultima riunione di preparazione a Fucecchio (qualche scintilla con Carburo) racconta di un fantino scomodo ad una parte dell’entourage. Motivo in più per voler far bene domenica e dimostrare di poter stare stabilmente tra i grandi. Motivo in più anche per la rivale per impostare un sostanzioso Palio contro. A queste latitudini, infatti, Andrea Mari sembra ricordarsi come si fa. Lasciateci spendere una parola anche su Le Kabyl, dato da molti come vittima sacrificale di questo 2019. Non sarà tra i primi del lotto, certo, ma le sue prestazioni durante l’avvicinamento al Palio ci lasciano – quantomeno – un pizzico di curiosità verso la prestazione del secondo francese al canapo. Per ora sembra crederci solo Mattia Chiavassa, che lo ha interpretato in Provincia nei mesi scorsi, ma non ci stupiremmo nemmeno noi se alla fine Botteghe non rimanesse solo a guardare.

7. Se volessimo cercare una sorpresa di questo Palio, dove bisogna guardare?

L’arrivo di Vankook e Carlo Sanna a Querciola è passato sottotraccia, impegnati come eravamo a celebrare prese più illustri e ingaggi politicamente pesanti. Come un po’ in tutta la Provincia, Brigante ha molto da dimostrare. Non per questo è giusto pensare che abbia un impatto marginale sull’epilogo della corsa. Dopo le pressioni dello scorso anno, quando ha montato un cavallo chiacchierato – forse leggermente sopravvalutato – in una Contrada molto ambiziosa, la possibilità di ripartire dalla tranquillità, perlomeno teorica, di Querciola non può che fargli bene. E’ il contesto migliore per tirar fuori il meglio da Carlo, che in Vankook ha trovato un altro underdog di pregio con il quale formare un’accoppiata temibile. Max Elia ha pronosticato che questo sarebbe stato l’anno di Brigante; che possa partire da qui il riscatto del fantino di Sindia? Veniamo infine a Torre, dove si è deciso di puntare nuovamente su Adrian Topalli, davvero troppo sfortunato lo scorso anno. Il fantino “di casa” dovrà interpretare Uolcher, soggetto dal motore interessante al netto della poca esperienza in Provincia. Il soggetto è uno dei più interessanti, ad Adrian non mancano le qualità – e men che meno la volontà di fare bene -, e Torre potrebbe aver trovato in quest’accoppiata un’arma potenzialmente letale. Chissà se prevarrà il timore verso la fortissima accoppiata di Massarella o il desiderio di un colpo di scena fuori programma…

8. Chiudiamo con un pronostico secco, giusto per divertirsi un po’…

Dopo aver indovinato il vincitore del Palio di Buti – e due finalisti su tre – avremmo potuto smettere di fare pronostici, lasciando di noi l’immagine di persone che capiscono qualcosa di Palio. Invece no. Ci rimettiamo in gioco, in un contesto sicuramente più complesso, anche solo per l’incognita delle batterie. Anche se quest’anno ci sarà un solo escluso per parte. Iniziamo a restringere la rosa a tre pretendenti: Ferruzza, per un discorso politico; San Pierino, un fantino proveniente dalle regolari qui va sempre considerato; Querciola, l’accoppiata Brigante-Vankook stuzzica. Dovendo fare un nome solo, la logica, che poi nel Palio conta sempre fino a un certo punto, porterebbe ad indicare Ferruzza. Troppi segnali nel cielo per ignorare le loro possibilità. Questa volta l’euro – lo stesso risparmiato nella scommessa butesa – lo puntiamo su San Pierino, che al netto di tutti i ragionamenti fatti finora, è quella che più ci stuzzica. Buon Palio a tutti.