C’è chi brucia le tappe, aiutato dal talento cristallino o dall’intercessione di un mentore influente, e c’è chi invece deve sbattagliare per anni nei peggiori angoli della Provincia per essere preso in considerazione in qualche Piazza importante. C’è chi irrompe sulla scena già maturo e competitivo, candidandosi fin da subito a diventare un riferimento per molte dirigenze e chi, invece, maturo non lo diventerà mai nonostante le tante occasioni piovutegli dal cielo. E poi c’è chi, seppur finito sui taccuini degli addetti ai lavori fin da giovanissimo, e da più parti riconosciuto come un possibile crack, viene impiegato con insolita – e forse eccessiva – prudenza. Come Marco Bitti.

Il giovane classe ’97 sta crescendo sotto l’ala protettrice di Carlo Sanna, ma le sue apparizioni fino ad ora sono state centellinate. Quasi fosse un bene prezioso. Una rarità. Una goccia d’acqua nel deserto. Un’iperbole certamente, ma che forse spiega bene l’approccio che anche i suoi estimatori stanno avendo nelle ultime stagioni. La paura di bruciarlo, buttandolo nella mischia coi tempi e nei modi sbagliati, finora ha superato il brivido di una possibile scommessa vinta.

Tuttavia, dopo il successo del 2018 per i colori di San Magno, l’ouverture serale del Palio di Legnano – alias Provaccia – iniziava ad essere un po’ stretta già lo scorso anno. Fortunatamente – per lui e per chi dovesse riuscire a raccogliere i frutti di questo investimento – a Santo Spirito hanno deciso di rompere gli indugi, offrendogli una giubba all’interno di un contesto competitivo e stimolante come quello di Ferrara.

Dopo la ruvida palestra bientinese – una delle prime, tra le sette croste di cui è fatto il pane del Palio -, Ferrara sarà per Marco un importante banco di prova. Il giusto step da compiere in questo momento della carriera per continuare il proprio percorso di crescita. La concorrenza sarà alta, così come alto sarà il livello delle altre 7 accoppiate. Nella sua comfort zone ha dimostrato di saper emergere, adesso non deve farsi schiacciare dal peso specifico dei navigati mestieranti con cui si troverà a dividere il canape.

Con il soggetto giusto – e un pizzico di fortuna – però potrebbe essere proprio lui a bruciare qualche tappa questa volta. Noi glielo auguriamo.

Tanto, Marco, sognare non costa nulla!